L’anno 2020 ad Osella era destinato ad essere ricordato come l’anno più bizzarro di tutti.

A inizio anno l’attenzione di tutti era concentrata sulle possibilità di una guerra mondiale (i Regni Esterni, infatgti, si stavano armando e perfino ad Osella si erano formate due fazioni, gli Interventisti e gli Svizzeri), ma ben presto si capì che la vera emergenza era un’altra: i PANDA.

I Panda, infatti, che da sempre vivevano pacificamente ai confini dei Regni, oltre il Bosco Ricotta e oltre i Monti Mozzarella, per via dei cambiamenti climatici avevano lentamente ma inesorabilmente cominciato a spostarsi.

Inizialmente nessuno si era preoccupato della cosa e così i Panda erano arrivati indisturbati al Bosco Ricotta.

Quando avevano raggiunto le città di Mozzarella e di Marzapane, nei pressi del Bosco, ed avevano occupato pacificamente i due villaggi, allora tutti si erano resi conto del problema: i Panda occupavano la città, sedevano nei parchi, ostruivano gli ingressi, insomma, costringevano la gente a stare a casa, senza poter uscire.

Una vera e propria PANDEMIA.

Ben presto anche Osella fu piena di panda: si provò in tutti i modi a fermare la pandemia, ma alla fine anche Osella capitolò.

La pandemia peggiorò velocemente: i Panda, incattiviti per il Riscaldamento Globale e forse anche infettati da un qualche misterioso virus, cominciarono a attaccare gli uomini e le donne…e a tentare di mangiarseli!

Come potete ben immaginare, la situazione era tragica.

Ora, i nostri prodi erano chiusi in casa da oltre un mese, costretti a uscire il meno  possibile, quando, all’incirca verso il giorno 17 del mese di Florile, ricevettero un piccone viaggiatore che li informò che Lelicino stava per nascere.

[Il servizio postale Postal Birds, gestito da un certo signor Magellano, impiegava principalmente piccioni viaggiatori, ma vi erano anche altri volatili di tutti i tipi (falchi, gufi, pellicani, cicogne), per affrontare ogni tipo di spedizione.]

Possiamo ben immaginare la loro gioia: ciascuno cominciò a mandare compulsivamente i propri Postal Birds ad Alice NPDM e al suo consorte cav. Fulvo, per capire se il piccolo era già nato, se la mamma stava bene, se potevano fare qualcosa, e quanto mancava, ecc.

Ovviamente, c’era una nota amara in quel lieto annuncio: nessuno poteva uscire di casa per via della Pandemia, perciò nessuno avrebbe visto Lelicino molto presto.

Il giorno passò, ma ancora i Postal Birds non avevano portato la buona notizia.

Passò anche il secondo giorno: Alice NPDM stava bene, ma evidentemente anche Lelicino stava bene lì dov’era e non voleva saperne di uscire.

Il 19 di Florile i Postal Birds erano praticamente sfiniti: gli Australopettegoli non avevano smesso di usarli per chiedere informazioni ad Alice NPDM e a Fulvo, ma ancora Lelicino non era nato.

Finalmente, la mattina del 20 Florile, in casa di ciascuno arrivò la comunicazione: Lelicino era nato!!!

La loro gioia era tale che cantarono tutto il giorno, fuori, sul balcone o in terrazza o nei giardini in cui i Panda non si erano ancora avventurati.

E cantarono così forte che per uno o due giorni i Panda rimasero storditi, permettendo così ai nostri eroi di andare a trovare Lelicino, anche se per poco.

I panda rimasero storditi per pochissimo tempo e ben presto tornarono alle loro macabre abitudini.

Il meglio, però, doveva ancora venire.

Infatti, il 25 Florile, cinque giorni dopo la nascita di Lelicino, si presentò ad Alice NPDM e a Fulvo una Fata dei Desideri, che offrì ai neo genitori un desiderio per il nuovo nato.

La discussione in casa NPDM-Fulvo fu lunga, ma alla fine il buon cuore dei nostri amici ebbe il sopravvento e, anziché desiderare fama, ricchezza o intelligenza per il loro piccolo, i neo genitori desiderarono..che finisse la Pandemia.

La Fata dei Desideri li accontentò e ben presto i Panda tornarono da dove erano venuti* e la vita ad Osella tornò alla normalità…o quasi!

Insomma, ora Osella aveva un abitante in più e gli Australopettegoli avevano un nipotino in più…da viziare e coccolare!


* Da allora ad Osella il 25 Florile si festeggia la Liberazione.

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